Marie Curie Una Donna
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GLADIUM
QUID EST
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PERCHé PROPRIO IO?
ONLINE
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Copenaghen
1941

Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili. Bertolt Brecht

Libertà e creazione, comunità e solidarietà, teatro e memoria orale, paura e voglia di ribellione.

 

Il collettivo teatrale TDR entra nel panorama del teatro italiano nel 2004 con queste parole d’ordine. Così partono i primi progetti artistici.

Parole, testimonianze, vita vissuta, vita raccontata, grande e piccola storia.

 

La memoria orale inonda i primi anni delle nostre produzioni, convinti che la riscoperta delle tradizioni orali possa fare esplodere il seme di una nuova e irrinunciabile rivolta teatrale. Il coro è la nostra finestra scenica sul mondo che ci ha fatto produrre e sostenere da alcuni dei più importanti festival nazionali.

 

Dopo essere stati finalisti del Premio Dante Cappelletti, oggi sperimentiamo la connessione tra la scena e i laboratori scientifici con un linguaggio popolare e montypythonesco, grazie alla fertile collaborazione instaurata con EGO-VIRGO e l’Università di Pisa. 

 

Lo spazio fisico dell’attore e quello astratto dello scienziato si perdono l’uno nell’altro, vivendo la stessa pulsione creatrice che li spinge a superare i propri limiti umani mettendo costantemente in dubbio le proprie conoscenze.

 

L’ultimissima creatura dei TDR è GorillaTeatro: una nuova sezione interamente dedicata alle new generations, di cui presto sentirete parlare.

Dario Focardi

NERD

Sono un nerd. Uno di quelli seri che si sparano sessioni di gioco interminabili con birra, patatine e amici online. Adoro i pomeriggi passati al fresco delle pinete, con il rumore del mare e il venticello che ti accarezza la panza. Non sopporto il fegato e gli spinaci, da sempre.

Iacopo Bertoni

Bimbo di bottega

Appellativo che, a volte, più che rispecchiare la realtà diventa una scusa. Adoro l’adrenalina che mi dà lo scendere giù dalle montagne con la mia MTB o con i miei sci. Mi piace il mare, specie quello wild e la schiettezza rugosa dei piccoli paesi. Detesto stare da solo: mi annoia.

Federico Raffaelli

Viveur

Mi dicono che sono un viveur. Il perché è molto semplice, mi piace tutto! Beh non proprio tutto, solo ciò che è raffinato, divertente, bello, gaudente… Se tu mi chiedessi “Vuoi fare un giro in deltaplano” ti risponderei “Andiamo!” o “Ceneresti in un sottomarino” “perché no.”Odio le camicie a maniche corte, le seppie e chi suona il clacson nel traffico.